Rusty Wounds «Genetic Code» (2023)

Rusty Wounds «Genetic Code» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
30.09.2023

 

Visualizzazioni:
294

 

Band:
Rusty Wounds
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Titolo:
Genetic Code

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Rusty :: vocals, guitar
Lorenzo Iotti :: guitar, backing vocals
Luca Marchi :: bass
Filippo De Pietri :: drums

 

Genere:
Metal

 

Durata:
43' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.05.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion
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Recensione

Rusty Cage è un side project di covers di Gabriele “Rusty” Rustichelli della band alternative rock Klogr, e il suo obiettivo è semplicemente esporci il suo (come espresso già dal titolo) dna musicale, cioè il rock anni 90 in tutte le sue forme, e rimodellato secondo i suoi gusti. La scaletta qui proposta è temeraria perché Rusty qui si trova a dover rifare 10 cover di gruppi noti e metterci qualcosa di suo senza né snaturarne l’essenza, né rifare una emulazione pedissequa che sarebbe senz’altro fedele ma ridondante.
E più o meno, Rusty ce la fa. Ognuno dei brani è rifatto a modo suo, e con un abbondante uso di elettronica, ma i crismi compositivi sono rispettati e non snaturati, con una “Come as you are” un po’ più oscura dell’originale, e altre totalmente rifatte come “Rusty Cage” (dove in mezzo Rusty è riuscito pure a metterci una citazione ai Pink Floyd) e “Billie Jean”, mentre altre canzoni sono reinterpretazioni interessanti che vanno più che altro a gusti personali se possono competere con l’originale o meno. Alcuni brani ce la fanno, come “Everlong” e altri personalmente no, come “The bitter end” che sta lontana anni luce, e si finisce a brani che non mi piacciono perché non mi piace neanche la band originale, vedasi Staind e White Stripes, anche se la cover del loro brano fa capire come sarebbe meglio la band se non fosse un semplice duo.
Essendo il gusto di queste covers soggettivo, e variabile a seconda delle bands principali, dono a Rusty un salomonico sette, cioè “buono”, che premia il suo lavoro di arrangiamento di queste cover. Per il resto, se le covers vi convincono tanto da giustificare l’acquisto del cd, dipende dai vostri gusti musicali e da quali e quanto vi piacciono e come sono riarrangiate.

Track by Track
  1. Come as you are (Nirvana cover) S.V.
  2. Like a stone (Audioslave cover) S.V.
  3. Everlong (Foo fighters cover) S.V.
  4. Hurt (Nine inch nails cover) S.V.
  5. Something to remind you (Staind cover) S.V.
  6. Rusty Cage (Soundgarden cover) S.V.
  7. The bitter end (Placebo cover) S.V.
  8. Billie Jean (Michael Jackson cover) S.V.
  9. Seven nation army (The white stripes cover) S.V.
  10. Thank you (Led Zeppelin cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 30.09.2023. Articolo letto 294 volte.

 

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